Gli ultimi 2 studi Nature e The Lancet che fanno crollare (definitivamente) tutta la propaganda Covid di 2 anni

Fonte lantidiplomatico.it – di Agata Iacono

78.313 casi e 202 morti: il dato più alto della cosiddetta quarta ondata è avvenuto nella giornata del 28 Dicembre.

Ma anche ignorando gli effetti giuridici della Risoluzione, è fuori discussione che i vaccini Sars CoV2 – i cui studi Anche questa volta non è andato tutto bene e le previsioni ottimistiche del governo dei “migliori” si sono rivelate il più grave fallimento da quando è stata dichiarata la Pandemia.

Tra disdette, voli cancellati e locali pubblici e privati chiusi per mancanza di personale (positivo o in quarantena per contatto), file interminabili per tamponi (ormai fuori controllo ogni possibilità di prenotazione, oltre l’inverosimile la speculazione sui prezzi dei tamponi, miliardi di euro buttati per fare tamponare i ligi plurivaccinati…), vaccinati con terza dose costretti a casa e non sempre asintomatici la situazione è fuori controllo. Se a Palazzo Chigi non ci fosse Draghi si chiederebbero le dimissioni per incompetenza al primo ministro in carica.

Non potendo più dare la colpa ai “no vax” sta letteralmente crollando tutto l’impianto di menzogne su cui si è retto il regime liberticida “d’emergenza” dell’ultimo anno. Con le Regioni che chiedono al CTS (e la “scienza”?) di modificare le norme della quarantena e con gli estremisti della quarantena che si lamentano della “prigione” in cui sono ridotti ci sarebbe da ridere se non fosse tutto così tragico.

E l’impianto di propaganda sta veramente venendo giù tutto.

Con il Corriere della Sera che riporta come Pfizer abbia annunciato che il “vaccino contro Omicron” (la variante che sta presto diventando quella dominante) sarà pronto… si ma in primavera! Quindi, senza scomodare Aristotele, ma la logica di base, se ancora non avete tratto da soli la conclusione, vuole che le “terze dosi” con Pfizer che oggi centinaia di migliaia di italiani sono chiamati a fare servono praticamente a nulla.

Ma non è finita qui. Sempre ieri su EBioMedicine, rivista del prestigioso gruppo editoriale The Lancet, scopriamo la notizia di uno studio tutto italiano ripreso anche dall’Huffington Post. Ebbene quello che emerge dallo studio condotto dall’Università dell’Insubria e dall’Asst dei Sette Laghi sulla risposta immunitaria a livello di mocose, evocata dalla vaccinazione anti-Covid19 con Pfizer-BioNTech è molto chiaro e spiega il fallimento tragico che stiamo vivendo in Europa con questa nuova ondata.

«Mucosal immune response in BNT162b2 COVID-19 vaccine recipients» si basa su un’indagine che ha coinvolto 60 operatori sanitari dell’ospedale varesino. Lo studio dimostra che, dopo il completamento del primo ciclo di due dosi di vaccino Mrna, tutti i soggetti immunizzati presentano anticorpi neutralizzanti anti-Spike nel sangue ma non nella saliva, nella quale, invece, sviluppano anticorpi neutralizzanti solo gli individui precedentemente esposti all’infezione naturale e le cui mucose orali sono state a contatto con gli antigeni virali.

Quindi gli individui vaccinati Mrna sono potenzialmente più esposti al contagio, rispetto alle persone non vaccinate.

Lo studio e’ stato coordinato dal punto di vista clinico da Lorenzo Azzi, ricercatore odontoiatra e patologo orale, mentre il disegno sperimentale dalla professoressa Greta Forlani, direttrice del Laboratorio di Patologia generale e immunologia Govanna Tosi: “Oggi il riacutizzarsi della pandemia – spiegano Lorenzo Azzi e Greta Forlani – fa emergere sempre con maggiore urgenza la necessita’ di indurre un’immunita’ sterilizzante per bloccare la diffusione del virus. A nostro parere per raggiungere questo obiettivo occorre rafforzare le difese immunitarie a livello delle vie aeree, sviluppando ad esempio preparazioni vaccinali somministrate nel cavo orale o nelle vie nasali, che rappresentano la prima barriera all’ingresso del virus nell’organismo. Sulla base delle evidenze sperimentali ottenute da questo primo studio, stiamo valutando l’andamento della risposta immunitaria umorale nel siero e nelle mucose negli stessi soggetti a circa sei mesi dal termine del ciclo vaccinale e dopo il terzo boost antigenico”.

Questo studio potrebbe spiegare il moltiplicarsi dei contagi tra vaccinati, anche con terza dose, che comunque sono i soli, grazie al megasupercoso, che entrano e stazionano nei luoghi chiusi. E soprattutto dimostra come i vaccini che Big Pharma ha imposto all’Europa – chiusa per servilismo geopolitico agli Stati Uniti a quelli prodotti da stati sovrani come Russia, Cuba e Cina – sono i meno efficaci. Il caso di San Marino, del resto, lo dimostra senza possibilità di smentita alcuna.

Il castello di carte sta crollando quindi ed è proprio questo il momento più pericoloso perché chi muove le fila del potere oggi non può più tornare indietro, non sa come dire alla popolazione, senza scatenare reazioni incontrollabili, che tutto l’impianto che ha di fatto annullato la democrazia parlamentare e i diritti costituzionali basilari fosse costruito su menzogne ormai palesi. Proprio per questo è il momento più pericoloso dallo scoppio della Pandemia.

Scrive, infine, ANSA Canale Scienza e Tecnica, riportando un nuovissimo accreditato studio pubblicato da Nature: “I vaccini anti-Covid potrebbero perdere parte della loro efficacia di fronte alla variante Omicron: lo suggeriscono cinque lavori appena usciti sulla rivista Nature e condotti da David Ho della Columbia University, di New York su tutti i vaccini in uso, nonche’ sugli anticorpi monoclonali approvati come terapia anti-Covid. Da una serie di test di laboratorio, infatti, e’ emerso che l’effetto neutralizzante degli anticorpi indotti dai vaccini in 54 soggetti – tra cui anche 15 sottoposti alla terza dose booster – e’ basso contro Omicron.
È risultata bassa anche l’efficacia degli anticorpi monoclonali sviluppati contro altre varianti di virus.”

Una novella di Pirandello è rimasta talmente limpida nella mia memoria di ragazzina siciliana da ritornare spesso a consolarmi nei momenti in cui vorrei uscire da questa sceneggiatura malata di “Circle”. Il protagonista, Belluca, un contabile mansueto, metodico e paziente è succube di pressioni sia in famiglia sia al lavoro, dove è vittima imbelle e incapace di ribellarsi. Ma il fischio di un treno, cui non aveva mai fatto caso prima, lo sveglia.

E si ribella.

Naturalmente viene considerato pazzo.

Ma un pazzo isolato è funzionale al mantenimento del conformismo.

E se il treno fischiasse per tutti?

P.s. La notizia positiva come confermano accurati studi da Sud Africa, Danimarca e Regno Unito – oltre che come affermano gli scienziati più accreditati e onesti intellettualmente – è che la variante Omicron rappresenta un’ottima notizia, rappresenta la fine della Pandemia. Rappresenterebbe perché nulla più di questa sintesi del Prof. Andrea Zhok spiega quello che stiamo vivendo (e che continueremo a vivere con i “migliori” al governo)

NON PERDETE L’ EDITORIALE CHE SARA’ PUBBLICATO IL 7 GENNAIO

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